Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia

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sabato 13 marzo 2010

Elezioni regionali, dalla parte del lavoro...

Ha scelto le zone colpite dall'alluvione del Serchio Paolo Ferrero, segretario nazionale della Federazione della Sinistra, per lanciare la campagna elettorale di questo nuovo soggetto della sinistra che si presenterà alle elezioni regionali. Una visita ai luoghi devastati dall'esondazione del fiume, alle aziende colpite che ancora hanno pesanti difficoltà per ripartire con oltre 2000 posti di lavoro a rischio, e quindi un incontro pubblico presso il circolo Arci di Migliarino, insieme ai candidati della lista a livello provinciale; ospite il sindaco di Vecchiano Rodolfo Pardini.

Si tratta di una scelta simbolica che vuole dare concretezza allo slogan del dibattito a cui partecipa "Dalla sostenibilità ambientale il lavoro buono". Ed è proprio dai temi del lavoro che Ferrero parte, esprimendo il proprio sostegno allo sciopero generale indetto dalla Cgil: "Con il provvedimento sulla riforma del lavoro approvato in Parlamento siamo di fronte ad un vero attacco alla democrazia, in quanto si sancisce che le leggi dello stato non si applicano nei rapporti di lavoro. Credo che questa legge sia ben più grave del decreto salva liste, che è una sanatoria una tantum, mentre qui si cambiano i rapporti sociali nel paese".

Al riguardo il segretario della sinistra non lesina una critica ai partiti di opposizione che siedono in Parlamento: "Credo che sia gravissimo che questo disegno di legge sia stato approvato in un'aula semivuota con il colpevole silenzio del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori, che si configurano come un'opposizione liberale attenta alle questione delle regole ma non alla centralità del lavoro e dei rapporti di classe. Anche da parte della stessa Cgil c'è stata una sottovalutazione di quanto stava avvenendo e non basta un solo sciopero per fermare questo provvedimento e cacciare il Governo, serve un movimento di lotta che si faccia sentire costantemente nel paese".

Da qui Ferrero ribadisce la centralità del progetto della Federazione della sinistra per costruire un'opposizione ad un "Governo che non fa nulla per portare fuori dalla crisi il paese e contemporaneamente peggiora le condizioni di lavoro, restringendo gli spazi di democrazia e cercando di far prevalere la logica della frantumazione sociale, degli uni contro gli altri e tutti addosso agli immigrati".

In questo quadro l'ex-ministro del Governo Prodi sottolinea il carattere "autonomo che questa forza politica deve avere rispetto ai poteri forti, ed anche unitario ed aperto verso tutti coloro che lavorano per il superamento del capitalismo, contro la centralità del mercato. Il problema non è stare a sinistra del Pd ma essere e costruire una sinistra veramente autonoma dal Pd, che per esempio in Campania si candida contro quel 'fascista' del candidato del centro-sinistra che è il sindaco uscente di Salerno Vincenzo De Luca. L'autonomia sta nel fare una battaglia contro un simile personaggio che invece Sinistra Ecologia e Libertà appoggia e con cui Vendola va a fare insieme iniziative di campagna elettorale".

Il problema sta proprio nel ritradurre la linea politica delineata da Ferrero negli accordi per le elezioni regionali. Non sono mancati infatti pesanti malumori e critiche dentro la Federazione della Sinistra, in particolare all'interno di Rifondazione Comunista, per l'accordo regionale in Toscana con Enrico Rossi, viste le sue posizioni su rigassificatori, Cie, e modelli di sviluppo.

Il segretario della Federazione difende a spada tratta questa scelta: "Si tratta di un compromesso, certamente se fosse dipeso solo da noi molte cose le avremmo scritte diversamente nel programma, ma credo che si tratta nel complesso di un'intesa positiva. Infatti è il senso politico generale che occorre valutare: le politiche della Regione Toscana sono un segnale di controtendenza sul piano sociale rispetto alla devastazione provocata dal Governo. Un esempio per tutti è quello della difesa di un sistema sanitario pubblico, visto, tra l'altro, che la quasi totalità del bilancio di una regione riguarda questo settore. La tenuta di un modello di welfare universalistico è oggi una priorità e un fatto fondamentale"

"Fatto un accordo - però precisa Ferrero - non vuol dire che il nostro progetto politico sia riassunto in quel programma, ma anzi dipende dalla nostra capacità di mobilitazione riuscire a spostare in avanti questa intesa". E sulla questione dei CIE e le dichiarazioni di Rossi il segretario della Federazione della Sinistra è molto netto: "Sulla base di quanto c'è scritto nel programma non si realizzerà nessun Cie in questa regione. Nel documento si parla di qualcosa che non ha nulla a che vedere con questi lager, nel caso in cui, invece, da parte del Governo ci fosse una qualsiasi iniziativa in questa direzione saremo in prima fila nella battaglia perchè ciò non avvenga mai".

Il dibattito all'interno della Federazione rimane comunque aperto, e il primo obiettivo come dicono tanti in sala, è quello di superare la soglia di sbarramento del 4%.

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