Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia

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domenica 10 ottobre 2010

Metti una sera al campino col PD!

L’altra sera al campino c’era un incontro pubblico, indetto dal PD, dove il sindaco e gli assessori presenti, illustravano la situazione della scuola pubblica, facevano un quadro della crisi, poi avrebbero parlato dei problemi legati alla frazione.
Finalmente, mi sono detto, un occasione per dare la parola ai cittadini su cosa va e non va, un’amministrazione vicina ai suoi cittadini pronta ad ascoltarli, invece come al solito è stato un monologo dove i cittadini ascoltano in silenzio “ la ricetta per uscire dalla crisi”.

L’incontro non è stato altro che una auto proclamazione di quanto gli amministratori del PD sono bravi, di quanto riescono a tenere sotto controllo il bilancio del comune, che con il patto di stabilità, è risaputo, non è permesso loro di fare alcunché, se non opere pubbliche faraoniche, per milioni di euro, di cui ovviamente le strade e circonvallazioni, ne fanno da padrone, e poi ponti per servire mirabolanti nuove zone di produzione, che porteranno il benessere della comunità ovviamente.
Poi nuove costruzioni di edilizia residenziale, che in questa zona sinceramente mancavano, tanto che la moglie di un consigliere di maggioranza si girava verso di me apostrofandomi “ ma quando la smetteranno di costruirci case qui, che non ci si rigira più?”, come se io potessi farli smettere!!!
Infine hanno avuto il tempo di parlare del nuovo centro civico che dovrà sorgere accanto a quello esistente, e della casa dell’acqua che verrà fatta entro l’anno, per darci un contentino.

Fin qui tutto bene, anche se non sapevo che si fosse in campagna elettorale.
Il problema è nato quando, finiti i proclami, alcune persone, compreso io, siamo intervenuti, e ovviamente da semplici cittadini, non sudditi, abbiamo fatto delle domande semplici, forse banali, ma siamo cosi, ci basta poco, siamo gente concreta, abbiamo chiesto se era possibile, oltre alle circonvallazioni e alle case, prevedere un po’ di marciapiedi, dove mancano, qualche giochino e panchina in più nel parchetto pubblico, e far funzionare l’illuminazione dove non funziona, qui ovviamente è cambiato il tono della voce, non era più benevolo e ammaliante da comizio, e la risposta è stata: “non possiamo mica fare un giardino in ogni frazione, e poi le panchine e i giochi se dovessimo metterli a tutti quelli che ce lo chiedono quante ce ne vorrebbero!!, il comune non è in grado di questi tempi di accontentare tutti, facciamo degli sforzi enormi, e rivolti a me hanno apostrofato: il consigliere Polato dovrebbe saperlo bene che non è possibile, come a richiamarmi ai miei doveri, quindi accontentatevi!!,

Come non detto, comunque se nel piano delle opere pubbliche vengono previsti dei capitoli di spesa più corposi per l’arredo urbano, poi si ritrova, non pensavo che le spese di bilancio di un comune andasse in crisi per alcune panchine, per un po’di giochini in più, o per qualche albero da piantare dove non ce ne sono.

Addirittura per sostenere questa tesi e farci sentire in colpa delle richieste che avevamo fatto il Sindaco a preso a raccontarci una storia; prendiamo ad esempio l’IRPEF, che è il l’imposta sulle persone fisiche, sul comune di Monteriggioni è lo 0,40, mentre l’IRPEF del comune di Castelnuovo Berardenga è lo 0,80, quindi, ha concluso il Sindaco: lo stesso cittadino con lo stesso reddito ma nel comune di Castelnuovo paga il doppio!!, bisogna ringraziare e zitti, prendere quello che passa il convento!!
Ovviamente, molte persone, dopo questo discorso, sono andate a casa più col pensiero dell’IRPEF al 0,40 che alle risposte elusive che il sindaco e l’assessore avevano dato senza trovare risposta.

Anche questa volta il PD ha perso un occasione per essere vicino alla gente, è inutile chiedere la parola se le risposte sono sempre le solite, non c’è soldi, non possiamo garantire tutti i sevizi, ci saranno dei rincari, e via scorrendo, nemmeno uno che abbia risposto con “ un vedremo”, oppure uno che abbia preso una nota per un piccolo problema sollevato, in fondo si chiedeva di risolvere dei piccoli problemi.

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