Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia

Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia

martedì 31 agosto 2010

Ne di destra ne di sinistra, sono solo affari....

La Chiesa non è “né di destra né di sinistra”, esordiva qualche giorno fa l’arcivescovo Agostino Marchetto. Ma la cronaca della più grande kermesse cattolica, il meeting di Comunione e liberazione appena conclusosi a Rimini, dice cose un po’ diverse da quelle dell’arcivescovo.
800 mila persone, un bilancio stimato di 8 milioni e 300 mila euro, contributi privati (la cosiddetta ‘finanza bianca’) ma anche comunali, regionali, statali. Tra questi, spiccano i 230 mila euro stanziati, non senza polemiche, dalla Regione Lombardia – anche se il meeting si è svolto in Emilia Romagna – e l’incasso derivante dagli stand allestiti per il ministero dei Beni culturali, delle Infrastrutture, delle Pari opportunità e per la presidenza del Consiglio dei ministri.
E sempre governativi sono gli ospiti politici, ad eccezione dell’unico invitato di peso dell’opposizione, Enrico Letta, che alla fine non ha potuto essere presente. Che poi il segretario del Pd Pierluigi Bersani abbia fatto un’apparizione ‘abusiva’ non fa proprio testo. Non era stato invitato.
Ma veniamo alla sostanza. “Sì alla famiglia, no alle coppie di fatto” è il monito del sindaco di Parma, che dal palco ha duramente criticato la Regione Emilia Romagna per l’equiparazione delle coppie di fatto con quelle sposate nell’accesso ai servizi regionali. Una tesi strenuamente sostenuta, che combinazione, anche da Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato, che proprio pochi giorni fa aveva dichiarato “In questo Parlamento non c’è alcuna possibilità di approvare leggi sulle coppie di fatto etero o omosessuali. L’argomento più che chiuso è inesistente”.
E se il ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna, in un apprezzatissimo intervento, ha esaltato altri valori cardine della tradizione cattolica, come la sacralità della vita, il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, ha approfittato dell’occasione per lanciare l’ennesima stilettata alla pillola abortiva o, per dirla con lei, all’”aborto facile”: “La maternità non è una questione privata, perchè se lo fosse, dovremmo ammettere il diritto ad avere un figlio, e poi il diritto ad avere un figlio sano, un figlio esattamente nel momento in cui lo vogliamo”. Già, i figli sono un dono di dio. Regolarne la nascita sarebbe come ordinare a un parente un preciso regalo per il proprio compleanno. Sconveniente e irrispettoso.
Tra welfare e fratellanza, economia e valori religiosi discussi da porporati, ministri e imprenditori, non poteva mancare l’affondo di Famiglia Cristiana, rea di editoriali antigovernativi. A lanciare gli strali non è stata la nutrita schiera di Governo presente al meeting, ma monsignor Massimo Camisasca, storico di CL, il quale ha chiesto a gran voce che il settimanale diretto da don Sciortino non fosse più venduto sul sagrato delle Chiese. I ‘moralisti’, ossia tutti cattolici che criticano apertamente la condotta del premier, sono stati ben bacchettati anche dal patriarca di Venezia Angelo Scola: “Diventa allora necessario liberare la categoria della testimonianza dalla pesante ipoteca moralista che la opprime riducendola, per lo più, alla coerenza di un soggetto ultimamente autoreferenziale”. Cosa significhi l’altisonante monito non è di immediata comprensione; non ci resta che condividere la semplice analisi di Gad Lerner sull’edizione di ieri de La Repubblica: “Il percorso è chiaro: se la testimonianza si manifesta nell’osservanza religiosa, chi siamo noi per criticare i peccatori osservanti la pratica religiosa nella Chiesa?”. Insomma, due Pater noster e cinque Ave Maria e il peccato (quello presunto di premier e affiliati) non c’è più, un po’ come svaniscono le macchie sulla biancheria se usiamo uno dei detersivi più reclamizzati in tv. E’ forse a causa di questa profonda osservanza religiosa che allo stesso premier, pluridivorziato e presunto ‘utilizzatore finale’ di servizi sessuali a pagamento, è stata somministrata la comunione lo scorso aprile?
In nome dell’amicizia dei popoli, l’annuale meeting di CL è diventato sempre più il punto di fusione tra imprenditoria, finanza e politica. Quelle i cui rappresentanti si battono il petto in Chiesa, naturalmente. La religiosità, girata come meglio conviene dai rappresentanti vaticani di turno al solo scopo di mantenere e rinsaldare un privilegio temporale plurimillenario, diventa un mero collante, un condimento che favorisce e rinsalda un’amalgama di potere, un lubrificante che fa girare al meglio gli ingranaggi del connubio fede&politica in un’ottica che dovrebbe prescindere da entrambe.
“Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”, recita lo slogan dell’edizione 2010 del meeting. Per capire quali siano queste “cose grandi”, è sufficiente leggere l’elenco degli illustri affiliati – politici, bancheri, imprenditori – di Comunione e Liberazione. Il “cuore” che le desidera pulsa nella Regione Lombardia.

Elenco degli affiliati di Comunione e Liberazione.

REGIONE LOMBARDIA
Giunta e presidenza
Roberto Formigoni, presidente
Gianni Rossoni, assessore all’Istruzione e lavoro
Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture e mobilità
Giulio Boscagli, assessore alla Famiglia e solidarietà sociale
Romano Colozzi, assessore ai Rapporti istituzionali e Finanze
Massimo Buscemi, assessore alla Cultura
Marcello Raimondi, assessore all’Ambiente, energia e reti

Dirigenti
Nicolamaria Sanese, segretario generale (da 15 anni)
Michele Camisasca, dirigente del personale
Carlo Lucchina, direttore generale assessorato alla Sanità
Roberto Albonetti, direttore generale assessorato all’Istruzione
Giancarlo Fontana, coordinatore progettazione assessorato alla Sanità
Giacomo Boscagli, dirigente struttura Ragioneria e credito

Consulenti
Roby Ronza, delegato del presidente per le relazioni internazionali
Adriano De Maio, delegato per l’alta formazione e la ricerca
Alberto Brugnoli, direttore generale Irer, l’istituto regionale di ricerca
Stefano del Missier, direttore Iref, l’istituto regionale della formazione
Giorgio Cioni, presidente Sasa Eventi&Comunicazione
Eugenio Gotti, presidente Noviter

SOCIETÀ CONTROLLATE
Infrastrutture lombarde
Antonio Giulio Rognoni, direttore generale
Guido Della Frera, consiglio di gestione cda
Raffaele Cattaneo, presidente del consiglio di sorveglianza
Lombardia informatica
Alberto Daprà, presidente
Raffaele Cattaneo, presidente del consiglio di sorveglianza
Finlombarda
Marco Nicolai, presidente
Sea
Raffaele Cattaneo, membro del cda

FIERE / EXPO
Fiera Business International
Giuseppe Zola, presidente
Fiera Milano congressi
Giuseppe Zola, presidente
Maurizio Lupi, amministratore delegato
Gefi-Gestione Fiere
Antonio Intiglietta, fondatore, presidente e amministratore delegato

Expo 2015
Giorgio Vittadini, membro del Comitato scientifico
Alberto Mina, responsabile Relazioni istituzionali e sviluppo del tema
Matteo Gatto, responsabile Ufficio di Piano

SANITÀ PUBBLICA
Fondazione Policlinico-Mangiagalli Irccs, Milano
Giancarlo Cesana, presidente
Istituto nazionale dei tumori Irccs, Milano
Alberto Garocchio, membro del cda
Alberto Guglielmo, membro del cda
Istituto neurologico Carlo Besta Irccs, Milano
Cosma Gravina, membro del cda
Policlinico San Matteo Irccs, Pavia
Pietro Caltagirone, direttore generale
Consorzio Città della salute, Milano
Luigi Roth, presidente
Azienda Ospedaliera Fatebenfratelli e Oftalmico, Milano
Luigi Corradini, direttore generale
Ospedale Niguarda Ca’ Granda, Milano
Pasquale Cannatelli, direttore generale
Azienda Ospedaliera San Paolo, Milano
Giuseppe Catarisano, direttore generale
Azienda Ospedaliera Istituti clinici di perfezionamento, Milano
Francesco Beretta, direttore generale
Ospedale di Lecco
Ambrogio Bertoglio, direttore generale
Ospedale civile di Vimercate
Maurizio Amigoni, direttore generale
Azienda sanitaria locale, Pavia
Simona Mariani, direttore generale
Azienda Ospedaliera Carlo Poma, Mantova
Luca Filippo Maria Stucchi, direttore generale
Ospedale San Pellegrino di Castiglione delle Stiviere, Mantova
Guerrino Nicchio, direttore generale
Fondazione Centro Europeo di Nanomedicina
Adriano De Maio, presidente

SANITA’ PRIVATA
Guido Della Frera, presidente di Gdf Group
Claudio Cogorno, presidente di Arkimedica
Marco Bregni, presidente di Medicina e persona

TRASPORTI
Gruppo Ferrovie Nord Milano
Luigi Legnani, vice direttore generale Fnm
Luigi Legnani, amministratore delegato LeNord
Costante Portatadino, presidente FnmAutoservizi
Patrizio Tambini, presidente VieNord
Maurizia Rota, direttore generale VieNord
Arriva Italia
Marco Piuri, amministratore delegato e direttore generale

EDILIZIA E BONIFICHE
Claudio Artusi, amministratore delegato di CityLife
Giuseppe Grossi, presidente di Green Holding, Sadi, Rea Dalmine
Antonio Intiglietta, presidente Compagnia dell’abitare e Urbam
Guido Della Frera, socio di maggioranza di Polo Real Estate
Carlo Masseroli, assessore urbanistica del Comune di Milano

BANCHE E ASSICURAZIONI
Graziano Tarantini, vicepresidente Banca popolare di Milano
Angelo Abbondio, cda Banca popolare di Milano
Paolo Fumagalli, cda IntesaVita (Alleanza e Intesa Sanpaolo)
Paolo Vignali, cda di Bfs partner

SCUOLA E FORMAZIONE
Massimo Franceschi, presidente Csl-Consorzio scuole lavoro Milano
Valter Izzo, vicepresidente Galdus-Formazione persone imprese
Claudio Cogorno, presidente Fondazione Charis

SOCIALE
Marco Lucchini, presidente Fondazione Banco Alimentare Lombardia
Valter Izzo, presidente Gruppo la Strada
Claudio Cogorno, vicepresidente Gruppo la Strada e Banco Alimentare

UNIVERSITA’
Julián Carrón, docente di Teologia, Università Cattolica di Milano
Stefano Alberto, docente di Teologia, Università Cattolica di Milano
Giancarlo Cesana, docente di Igiene, Università di Milano-Bicocca
Adriano De Maio, docente di Economia, Luiss Guido Carli
Giorgio Vittadini, comitato scientifico Fondazione Politecnico di Milano
Paolo De Carli, docente di Diritto dell’economia, Università di Milano
Alberto Brugnoli, docente di Economia, Università di Bergamo

CULTURA
Claudio Risè, presidente cda Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa

COMPAGNIA DELLE OPERE
Bernard Scholz, presidente
Massimo Ferlini, presidente Cdo di Milano e provincia
Mario Sala, socio fondatore

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