Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia

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martedì 10 agosto 2010

Il disinfettante elimina le zanzare, ma è nocivo anche per l'uomo?

Anche quest’anno sono in atto le disinfestazioni nel comune di Monteriggioni contro la zanzara tigre, concordate con l’ufficio prevenzione e igiene dell’USL 7, si capisce!! tanto che stamani c’è stato l’ennesima insufflazione di pesticida nel territorio comunale come da programma, e stasera ci sono in giro le zanzare come se nulla fosse successo, oserei dire come da programma, o forse non erano state avvertite che passavano…,
Comunque l’incontro con la popolazione c’è stato e lì sono stati illustrati tutti gli interventi preventivi in ambito domestico, “dove ognuno di noi deve provvedere a mettere in atto per ovviare a questo problema”.
Sono state date spiegazioni sul ciclo biologico della zanzara tigre, agli ambienti favorevoli alla sua proliferazione e gli interventi possibili da adottare sul territorio, per prevenire e contrastare quanto più possibile il fenomeno, poi come si evince dall’articolo, la ditta incaricata “ disinfestazioni Toscane” ha illustrato che i prodotti usati sono innocui e che il cittadino deve stare tranquillo, se non attuare dei piccoli accorgimenti, cioè, tenere chiuse le finestre e non stendere panni all’esterno e tenere gli animali domestici in locali chiusi.
Quindi tanto innocui non sono, se bisogna barricarsi in casa e tenere al riparo anche gli animali domestici, non vorrei che i disinfestanti fossero a base di piretrine o piretroidi.


Scopriamo in che misura queste sostanze possono essere nocive per l'uomo.
Le piretrine sono composti naturali con proprietà insetticida che si trovano nel piretro, l'estratto di certe specie di crisantemi. Sono spesso usate negli insetticidi casalinghi e per il controllo dei parassiti sugli animali domestici o sul bestiame.
I piretroidi sono una sintesi chimica molto simile alle piretrine ma molto più tossica e persistente nell'ambiente. Sono stati sintetizzati più di mille piretroidi ma meno di una dozzina sono quelli correntemente usati. Permetrina, Deltametrina, Alletrina, Esbiotrina, Cipimetrina sono i nomi che spesso troverete tra i composti degli insetticidi disponibili nei banchi dei supermercati, dai normali spray alle piastrine e liquidi da collegare alla presa elettrica.

In zone infestate da gravi malattie endemiche di cui le zanzare sono vettore (Malaria, Dengue) sostanze a base di permetrina vengono comunemente usate per impregnare le zanzariere o gli abiti al fine di offrire uno scudo ancora più efficace contro questi pericoli. Alcuni dei prodotti antiparassitari da applicare direttamente sugli animali domestici, in particolare cani, sono a base di permetrina. Allo stesso modo si utilizzano prodotti simili per il trattamento delle infestazioni da pidocchi sugli esseri umani, anche bambini.
Alte dosi di queste sostanze possono causare vertigini, malditesta, nausea, spasmi muscolari, debolezza, perdita di conoscenza e convulsioni.

Cosa accade alle piretrine e ai piretroidi quando si diffondono nell'ambiente?

I piretroidi entrano nell'ambiente principalmente a causa del loro utilizzo come insetticidi.
Nell'aria, tutte le piretrine e molti dei piretroidi si degradano rapidamente (1-2 giorni) a causa della luce solare e di altri fenomeni naturali.
Le piretrine e i piretroidi si depositano al suolo e vengono degradati da microorganismi contenuti nella terra e nell'acqua, solitamente non filtrano nel sottosuolo raggiungendo le falde acquifere.

Come si può essere esposti a piretrine e piretroidi?

Solitamente piretrine e piretroidi entrano nel corpo quando si ingeriscono cibi contaminati da queste sostanze chimiche.
Possono anche essere respirati o assorbiti attraverso la pelle. L'uso di prodotti che contengono queste sostanze possono aumentare ovviamente i rischi si esposizione. Sono tra questi gli insetticidi, shampoo o antiparassitari per animali domestici, trattamenti per la pelle e repellenti per zanzare.

Come piretrine e piretoridi possono influenzare la salute?

Piretrine e piretroidi interferiscono con le funzionalità del sistema nervoso. L'esposizione a livelli molto alti di queste sostanze possono causare vertigini, malditesta, nausea, spasmi muscolari, debolezza, perdita di conoscenza e convulsioni. Non ci sono prove che piretrine e piretroidi possano colpire la capacità riproduttiva degli esseri umani ma alcuni studi hanno evidenziato una riduzione della fertilità sugli animali.

Piretrine e piretroidi possono causare il cancro?

Non ci sono prove che pirerine e piretroidi possano causare il cancro in uomini o animali. Studi effettuati dalla International Agency for Research on Cancer (IARC) hanno determinato che la possibilità di causare il cancro sugli esseri umani per tre piretroidi (deltametrina, fenvalerate, permetrina) non è classificabile.
Come piretrine e piretroidi possono colpire i bambini?
E' plausibile che gli effetti sulla salute relativi ai bambini esposti ad alte dosi di piretrine e piretroidi siano simili a quelli degli adulti. Non è chiaro come i bambini si differenzino dagli adulti nella reazione a queste sostanze chimiche.
Non sono stati osservati malformazioni difetti alla nascità per le donne esposte a piretrine e piretroidi.

Come si possono ridurre i rischi di esposizione per piretrine e piretroidi?

L'esposizione si può ridurre facendo particolare attenzione quando si utilizzano insetticidi che contengono queste sostanze intorno alla casa, sugli animali domestici e riponendo queste sostanze in luoghi sicuri.
Alcuni piretroidi sono irrorati per controllare l'infestazione di zanzare durante il periodo primaverile ed estivo. Rimanere in casa e chiudere le finestre durante queste operazioni diminuisce l'esposizione.
Un ulteriore modo per minimizzare possibili esposizioni è quello di lavare frutta e verdura prima di mangiarla. Assicurarsi inoltre che i bambini si lavino le mani prima di mangiare e fare attenzione che non ingeriscano la terra.

C'è un esame medico capace di evidenziare la presenza di piretrine e piretroidi nell'organismo?

Queste sostanze possono essere trovati nel sangue e nelle urine , ma solo pochi giorni dopo l'esposizione. Questi test non sono disponibili in farmacia, ma devono essere svolti presso laboratori specializzati.
Esistono limiti raccomandati per proteggere la salute umana?
La Occupational Safety and Health Administration (OSHA) ha stabilito in 5 milligrammi di piretrine per metro cubo di aria su 40 ore di lavoro settimanali il limite di concentrazione di questa sostanza sui luoghi di lavoro.
La EPA americana raccomanda una esposizione giornaliera per dieci piretroidi differenti che oscilla tra 0,005 e 0,05 mg per kg di peso corporeo al giorno.

Cosa succede agli altri insetti?

Piretrine e piretroidi non sono selettivi nei confronti delle zanzare. Per cui quando si "spruzza" un insetticida nell'ambiente vengono colpiti tutti gli insetti che transitano o sono presenti nell'area trattata, tanto quelli utili quanto quelli dannosi. Perciò quando si utilizzano questi prodotti all'aperto occorre fare particolarmente attenzione a non trattare piante in fiore, altrimenti si colpiranno gli insetti pronubi, api comprese, che sono tra l'altro tra i pochi insetti protetti dalle leggi italiane

Forse tutte queste informazioni non sono state date all’assemblea, o probabilmente sono sfuggite alla ditta incaricata, che cercava soltanto di tranquillizzare i presenti sulla non nocività, e mi sembrava doveroso farlo presente in modo che ognuno potrà fare la sua valutazione sulla opportunità delle disinfestazioni e soprattutto valutare con tutte le informazioni a disposizione se questi prodotti sono o non sono da considerarsi nocivi e se una maggiore consapevolezza non porti ad una soluzione con metodi biologici che tanto auspichiamo.

Sotto riporto un articolo interessante del Prof. Campanella che ricopre la Carica di Presidente eletto della Società Chimica Italiana.

Il disinfettante elimina le zanzare, ma è nocivo anche per l'uomo.

Il Prof. Campanella richiama l'attenzione di cittadini ed istituzioni: le sostanze irrorate a Roma contro le zanzare provocano danni cerebrali e sono cancerogene.
Per avere una visione più ampia e scientifica del problema zanzare, abbiamo intervistato il Professor Luigi Campanella, ordinario di Chimica dell' Ambiente e dei Beni Culturali e docente di Chimica Analitica e di Chimica degli Alimenti all'Università "La Sapienza" di Roma.

D. Professore, ci può descrivere quali sono i problemi legati alla diffusione nell'ambiente di composti come i pesticidi, usati nella lotta contro la zanzara tigre?

"C'è da dire che ci sono tre fattori di cui si deve tenere conto a riguardo: la tossicità, la degradabilità e la sinergia. Tossicità significa che non esistono composti selettivi, quindi, quando si utilizza una sostanza per attaccare un sistema biologico, in questo caso la zanzara tigre, se essa danneggia quell' organismo attraverso un meccanismo, ne danneggierà sicuramente anche degli altri, poichè non c'è la selettività dei composti rispetto al sistema biologico colpito.

La degradabilità sta a significare che un composto lasciato nell' ambiente ha un tempo di vita ed interagisce con tutto quello che capita; se il tempo di vita fosse un minuto, le probabilità che il pesticida danneggi qualcosa sarebbero minime...ma se fosse una settimana o un mese, le cose cambierebbero. Bisogna scegliere composti che abbiano tempi di vita bassi, perchè questo riduce il rischio.Ciò non viene quasi mai considerato. La sinergia infine vuol dire che quando immettiamo una sostanza nell'ambiente, essendoci altri composti, può generarsi un'esaltazione o al contrario un antagonismo fra l'effetto che si avrebbe se quella sostanza fosse sola e quello che si ha quando la sostanza è smaltita in un ambiente che già ne contiene delle altre. Nella nostra atmosfera ci sono idrocarburi, PCB, IPA, pesticidi, metalli pesanti e la somma di questi elementi può essere più pericolosa di quello che noi immaginiamo...la scelta perciò deve essere molto oculata."

D. Quali effetti queste sostanze hanno sull'uomo e su alcuni enzimi prodotti dall'organismo?

"Le sostanze attualmente irrorate nell'ambiente hanno un effetto inibitore su alcuni importantissimi enzimi come la colinesterasi, predisposta alla trasmissione del segnale neuro, provocando danni incalcolabili alle funzioni cerebrali. Altrettanto preoccupante è l'effetto sulle superossidodismutasi, sentinelle preposte a proteggerci dallo stress ossidativo, cioè il primo stadio di malattie gravissime come l'alzheimer, il parkinson o il cancro."

D. Pensa ci possano essere soluzione alternative alla lotta alla zanzara tigre che non siano aggressive come nel caso dei pesticidi?

"Sicuramente si...Ci sono sistemi biologici, per esempio dei batteri, che emettono sostanze tossiche per la zanzara tigre e non per l'uomo; sono sostanze che però non vengono prodotte industrialmente poichè c'è un costo di produzione elevato. Il grande vantaggio è che contrasterebbero la zanzara in modo totalmente naturale. Altra metodologia è quella dell'uso di microonde, sterilizzatrici dell'insetto; a tale proposito si potrebbero creare delle trappole per le larve, magari nell'acqua, per poi, una volta concentratesi in gran numero, intervenire con la sterilizzazione."

Probabilmente i pesticidi usati a Roma non sono da paragonare al ciclo di disinfestazioni che si sta svolgendo nel nostro comune, ma ci deve far riflettere sugli effetti collaterali che questi prodotti possono causare alla nostra salute,valutare i costi / benefici di ogni intervento, anche se rimane il quesito, meglio una puntura oggi o una malattia domani?

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