Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia

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mercoledì 14 aprile 2010

Io sto con Emergency!!


L’arresto dei tre medici di Emergency , le inaudite dichiarazioni di esponenti della maggioranza e del governo contro l’organizzazione umanitaria, dimostrano che si vuole eliminare ogni testimone dalla guerra sporca che si sta svolgendo in Afghanistan.
Il ministro Frattini ha affermato che se le accuse ad Emergency fossero vere da italiano si vergognerebbe . Ci permettiamo di domandare al Ministro : perché si vergogna di tre medici che curano tutte le vittime della guerra e non spende una parola di sdegno quando le truppe Nato, di cui i militari italiani fanno parte, massacrano civili?
Il governo italiano brucia 2 milioni di euro al giorno per sostenere un governo come quello Karzai, fondato sulla frode elettorale, la corruzione e la gestione dei signori della guerra del mercato dell’oppio. Allo stesso tempo si scaglia inopinatamente contro la parte migliore del nostro Paese che salva in quelle zone il buon nome dell’Italia infangato dalla nostra partecipazione alla guerra.


Emergency non ha ancora alcuna notizia dei tre volontari italiani. La struttura, spiegano dalla ong di Gino Strada, è in questo momento in mano alla polizia afgana e al personale locale. Nessun operatore internazionale è più operativo nell’ospedale. Il personale internazionale dell’ospedale che ancora si trovava a Lashkar-gah, dopo l’arresto-sequesto di Marco Garatti, Matteo Dell’Aira e Matteo Pagani, ha preso un volo per Kabul, diretto alle strutture di Emergency della capitale afgana. Si tratta di sei operatori, cinque italiani (di cui quattro donne) ed un indiano. Dal giorno dell’arresto dei connazionali, questi sei operatori si trovavano nelle loro case e non erano più rientrati in ospedale. Alla base della decisione, presa dalla ong d’intesa con le autorità, anche motivi di sicurezza.


La colonna infame. A chi fa paura Emergency? Al ministro Frattini? A Bruno Vespa? All’onorevole Gasparri? Alle pallottole vaganti? Alle mine anti-uomo? Al cartello italo-afgano dei mercanti di droga e armi? Alle missioni di pace? Al mercato delle missioni di pace rifinanziate automaticamente ogni sei mesi? Dimenticato qualcuno? Il Vaticano che teme di perdere il primo posto nelle tasche dei contribuenti italiani in virtù del silenzio assenso dell’obolo costituito dall’otto per mille. E poi c’è il mercato dei finaziamenti alle ong, e poi ci sarebbe la Croce Rossa… Fa paura ai servizi afgani? Insomma il complotto è tratto. La colonna infame è in movimento. I nemici di Emergency sono vivi e vegeti e lottano contro i medici che salvano vite umane a prescindere dalle tessere di partito, per dirla con Strada. Il mondo dell’associazionismo: Terre des Hommes, tra gli altri, chiede un intervento attivo della Farnesina “che ha la responsabilità di seguire tutti gli espatriati che si trovano in situazioni così delicate”. La rete della società civile italiana “Afgana” sollecita anche un intervento dell’Unione europea e chiede inoltre alla Nato di “chiarire definitivamente quale parte abbiano avuto i soldati Isaf nell’operazione e per quale motivo vi abbiano partecipato”, come dimostra un video diffuso dall’Associated Press.


Io sto con Emergency. “Io sto con Emergency liberi subito” è il titolo intorno al quale su facebook in poche ore si sono ritrovate migliaia di persone per manifestare il loro sostegno ai tre operatori sanitari arrestati sabato in Afghanistan. Sconcerto, dolore, rabbia, ammirazione e anche qualche frecciatina al governo italiano che domenica sera non ha certo brillato per spirito nazionale. Tanti i commenti, oltre a 70 mila firma di solidarietà, lasciati anche su sito ufficiale dell’organizzazione. Per sabato prossimo, in piazza Navona a Roma, è stata promossa da Emergency una manifestazione per protestare contro l’arresto di Matteo Dell’Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani


Mentre rinnoviamo la richiesta al governo di pretendere l’immediato rilascio dei tre medici arrestati, ci uniamo all’appello di Gino Strada rivolto ai cittadini e alle cittadine affinché sottoscrivano la solidarietà ad Emergency. L’Italia che ripudia la guerra alzi la voce, fermi questa vergogna.

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