Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia

Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia

martedì 10 gennaio 2012

Risposta all'interrogazione sullo spandimento di pollina in Pian del Lago

Nell’area di Pian del Lago, il Demanio militare possiede un vasto appezzamento di terreno, in parte occupato dal Club Ippico ed in parte nella disponibilità del 186 Reggimento Paracadutisti Folgore, che lo usa per le proprie esercitazioni militari lasciandone comunque la fruizione libera ai cittadini per buona parte dell’anno. Recentemente il Comune di Monteriggioni ed i Paracadutisti della 186° Folgore di Siena si sono impegnati per ripulire l’area e recingerla impedendo l’ingresso ai veicoli a motore. L’area è stata così restituita effettivamente all’uso collettivo, nell’ambito di una vallata di estensione molto più grande, che è percorsa da un rete di sentieri (a piedi ed in bici) che vengono mantenuti grazie alla programmazione del Comune di Monteriggioni, in collaborazione con associazioni di volontariato. I Comuni di Siena e di Monteriggioni hanno acquistato un ulteriore terreno di 5 ettari ( adiacente ad un’area già di proprietà della Provincia) dove proprio in questi giorni il Comune di Monteriggioni ha realizzato un’ area di sosta legata all’itinerario della Via Francigena. Negli anni Settanta vi fu il tentativo di insediare in Pian del Lago una nuova zona industriale: gran parte di quei terreni erano stati opzionati dalla società Emerson, in accordo con la Camera di Commercio di Siena. Il Comune di Monteriggioni negò tale opportunità destinando l’area solo per impianti sportivi, individuando un’alternativa nell’area di Badesse, dove fu applicata per la prima volta in Italia la legge n.865 del 1971 che introduceva i Piani di Insediamento Industriale. Il Comune di Monteriggioni intende salvaguardare in modo assoluto il valore ambientale e paesaggistico di Pian del Lago e della Montagnola Senese ed ha imposto su tutto il territorio comunale, con modalità variegate a seconda dell’area, precise limitazioni alle attività produttive ed agricole in relazione alla tutela delle falde idriche. L’art.78 del Regolamento Urbanistico (Protezione delle risorse idriche) stabilisce zone di tutela assoluta e zone di rispetto relative ai punti di captazione, vietando ad esempio: dispersione di fanghi ed acque reflue, anche se depurate; spandimento di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi, salvo se autorizzati da piani di utilizzazioni che tengano conto della natura dei suoli, delle colture compatibili, della vulnerabilità delle risorse idriche; aperture di cave e pozzi (eccetto quelli destinati al consumo umano); gestione di rifiuti; stoccaggio di rifiuti o di sostanze chimiche pericolose; ecc. L’art. 79 (Tutela degli acquiferi) aggiunge altre previsioni, in particolare per le aree sensibili di classe 1 (acquiferi strategici), vietando qualsiasi attività in grado di generare l’infiltrazione nelle falde di sostanze inquinanti oppure di diminuire il tempo di percolazione delle acque dalla superficie all’acquifero soggiacente, specificando anche che le pratiche colturali devono applicare il codice di buona pratica agricola redatto dall’ARSIA. Entrando nel merito dell’interrogazione, informiamo il Consiglio che su specifica richiesta del Reggimento Folgore di Siena, al fine di avere un 'area più idonea per i lanci, il VII reparto infrastrutture di Firenze ha emesso un bando, rivolto a operatori agricoli, per realizzare un intervento di miglioramento del manto erboso ed un suo livellamento . L’aggiudicazione è avvenuta in favore dell’Azienda Agricola Andrea Papa, con sede legale in Desenzano del Garda (BS). La Concessione è di anni 5 (scadenza: 10/11/2016) e prevede “sfalcio erbe, mantenimento del terreno ed eventuale potatura alberi” sulle particelle 13,14,15 del foglio 100, a fronte di un canone annuo da pagare per 1.350,00 euro. Il contratto mantiene al 186 Reggimento Paracadutisti Folgore di Siena facoltà autonome relative alle modalità di esecuzione materiale delle opere. L'intervento attuale prevede la semina di avena (con scavo non oltre 25 Cm) e taglio prematuro a primavera al fine di ottenere la formazione di cespuglio erboso adatto per foraggio. A margine dell’area sono state lasciate le "piste" esistenti al fine di non impedire le funzioni collettive attuali: corsa, camminata ecc. E’ stato lasciato anche un rettangolo erboso, per il gioco del calcio.
Da colloqui recenti che abbiamo avuto con il Comando del 186°, abbiamo appreso che è possibile che non vengano effettuate ulteriori arature nonché la volontà di confermare le condizioni che consentono una fruizione pubblica e libera dell’area. Ci risulta che il Sig. Papa Andrea intendesse effettivamente utilizzare l’area in affitto (analogamente anche a quanto accade in altri Comuni senesi, come Sovicille ) per lo spandimento di pollina proveniente dall’allevamento di galline ovaiole di Benedetti Ivan e Mauro con sede in Comune di Corzano – Cascina Bissi.
Questa azienda all’interno di un P.O.A. (Programma Operativo Aziendale) ha definito un P.U.A (Piano di Utilizzazione Agronomica) , formulando un piano di fertilizzazione, a firma del tecnico Bruno Franch, che definisce le quantità consigliate. Tale Piano deve essere obbligatoriamente comunicato ad ARPAT, Amministrazione Provinciale e Comunale di competenza. La quantità di fertilizzante ipotizzata per l’area di Pian del Lago ammonta a 128,92 tonnellate, corrispondenti a 280 mc, per un’area complessiva di 38 ha. La comunicazione è pervenuta al Comune di Monteriggioni in data 11.08.2011 Prot. 11356. Con successiva proposta (in data 4.10.2011 prot. 13605) l’area da fertilizzare veniva ridotta a 35 ha, inserendo un’area di rispetto del pozzo di Pian del Lago.
Pur rilevando che il P.U.A. è soggetto a comunicazione e non ad autorizzazione, l’Ufficio Ambiente del Comune di Monteriggioni ha richiesto parere formale all’Arpat (con lettera inviata, per conoscenza, anche all’A.S.L., ad Acquedotto del Fiora spa e Amministrazione Provinciale) evidenziando al contempo la rilevante criticità dell’area, per la prossimità con la falde idriche. In data 27.12 u.s. l’Arpat ci ha informati che la valutazione sulla possibilità di concimazione , che non è stata ancora espressa, avverrà solo dopo la presentazione, a cura dell’agricoltore, di ulteriore documentazione di approfondimento.
Ad oggi, nell’area sono stati eseguiti l’aratura, il livellamento del terreno e la semina, senza concimazione alcuna. Il sig. Papa Andrea, da noi contattato, ci ha verbalmente informati che sta valutando la possibilità di procedere per vie legali contro coloro che hanno diffuso a mezzo stampa informazioni non corrette e secondo lui diffamatorie della sua attività ed inoltre che intende rinunciare alla concimazione dell’area di Pian del Lago che conduce in affitto.


La risposta mi lascia soddisfatto a metà perchè il bando era sì rivolto a "operatori agricoli, per realizzare un intervento di miglioramento del manto erboso ed un suo livellamento", ma non era obbligatoria la concimazione con la pollina che impone norme e criteri più severi per il suo uso, infatti nonostante ci sia stato il "P.U.A", il "P.O.A" redatto dall'agricoltore, l'Arsia, l'Arpat, e infine l'ASL hanno nutrito dubbi e opportunità nell'usare quel tipo di concimazione, tanto che uno di loro ha chiesto altri documenti in merito, cosa che non era dovuta se fosse stato usato un altro tip0 di concimazione.
Quindi il mio dubbio, come di molti altri cittadini era fondato e forse se non fossimo usciti con un atricolo e ci fossimo mossi con un interrogazione in Consiglio Comunale, la pratica sarebbe già archiviata e la concimazione già avvenuta.
Poco importano le belle parole sulla salvaguardia del Pian del lago, quando applicando gli articoli 78 e 79 del proprio regolamento urbanistico, dico io, il Comune poteva rimandare al mittente la richiesta, invece ha preso tempo e si è nascosto aspettando decisioni di enti sovrordinati, sottraendosi alle proprie responsabilità.

Nessun commento:

Posta un commento