Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia

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lunedì 25 gennaio 2010

Consiglio Comunale del 15 Gennaio

Scusate ma causa di forza maggiore [ le ferie ] non ho potuto aggiornare il blog, quindi ripartirò dal consiglio comunale del 15 gennaio, dove finalmente mi è stato risposto alle interrogazioni / interpellanze che avevo all'ordine del giorno da un paio di mesi....
Una riguardo al consumo del territorio, sulla cementificazione, [se questa amministrazione era sensibile al problema ], sotto l’interpellanza da me inoltrata datata ottobre ‘09:

Ordine del Giorno: STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO
Premesso che:

La natura, la terra, l’acqua non sono risorse infinite. Il Paese è al dissesto idrogeologico, ( vedi quello che è successo a Messina dove la relazione della Protezione civile parla di "leggerezza di alcune scelte territoriali ). Un degrado capace di provocare un vero disastro, il patrimonio paesaggistico ed artistico rischia di essere irreversibilmente compromesso, l’agricoltura scivola verso un impoverimento senza ritorno, le identità culturali e le peculiarità di ciascun territorio e di ogni città sembrano destinate a confluire in un unico, uniforme e grigio contenitore indistinto.
Considerato che:
Il territorio del Comune di Monteriggioni nell’ultimo decennio è stato interessato da un esagerato consumo di territorio ai fini di nuovi insediamenti abitativi e produttivi.
Vedi; Il Rugio; Fornacelle; San Martino / Tognazza per le zone residenziali; Badesse; Pian del Casone ; Gabbricce, Serfignano, per le zone industriali.
L’urbanizzazione intervenuta ha superato il corretto equilibrio tra uomo e ambiente sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale (impronta ecologica) sia dal punto di vista paesaggistico.
Tenuto conto che:
molte Associazioni riconoscono l’unicità di questo territorio, la grande eredità ricevuta e la necessità di tutela e valorizzazione.
Ritenuta superata l’equazione “maggior consumo di territorio = maggior sviluppo”.
Affermano che, se adeguatamente gestito, l’attuale patrimonio edilizio esistente può soddisfare ampiamente le esigenze abitative e produttive dell’intera area.
Considerano un territorio integro dal punto di vista paesaggistico, un valore spendibile anche dal punto di vista economico in termini di sviluppo turistico sostenibile.
Valutato che:
il territorio comunale di Monteriggioni, a breve, sarà interessato dal censimento degli immobili da parte della società Siena Ambiente S.p.A, e quindi potremo avere dei dati più precisi possibili per quanto riguarda, sia l’unità abitative che produttive, senza costi aggiuntivi da parte dell’amministrazione
Si interpella il Sindaco e la Giunta per sapere:
-il patrimonio edilizio esistente e quello che è stato costruito dal 2000 in poi, diviso in abitativo, commerciale, industriale e servizi, specificando le superfici tot. degli stessi, per avere la vera percentuale di edificato sul territorio
-tutte quelle unità ( abitative, commerciali e industriali ) che sono rimaste invendute, nel più breve tempo possibile, portare a conoscenza la cittadinanza con assemblee, incontri, per valutare quale necessità, reali e ambientali, ci possano essere nel continuare a costruire ancora insediamenti produttivi e abitativi sul nostro territorio.

un'altra riguardo ai certificati obbligatori che gli edifici pubblici devono avere per dichiararsi agibili, che anche questa allego sotto, datata novembre ‘09:

OGGETTO: chiarimenti sul Certificato Prevenzione Incendio e sulle verifiche obbligatorie in materia antisismica degli edifici pubblici di Monteriggioni.

In seguito alla richiesta di chiarimenti da parte della lista il Popolo della libertà sullo stato degli edifici scolastici, ho voluto approfondire anch’io alcuni aspetti riguardanti le certificazioni obbligatorie che devono essere presentate alla fine lavori, sia che trattasi di una ristrutturazione, sia che gli edifici pubblici abbiano avuto degli ampliamenti, come nel caso specifico dei plessi scolastici a Castellina Scalo e San Martino.
Per fare chiarezza, riporto sotto l’elenco dei documenti obbligatori da produrre alla fine lavori come da regolamento edilizio per l’agibilità degli stessi:
-E’ fatto obbligo da parte del Direttore dei Lavori attestare contemporaneamente alla dichiarazione di fine lavori la conformità dell’opera al progetto, nei 30 giorni successivi è fatto obbligo al Direttore dei Lavori presentare la certificazione di abitabilità/agibilità delle unità immobiliari, corredata dai seguenti documenti:
- Certificato Prevenzione Incendi del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco;
dall’organo competente quale i Vigili del Fuoco di Siena
-Certificato di collaudo dell’Ufficio del Genio Civile o dichiarazione che il deposito al
Genio Civile non è dovuto;
- Relazione di fine lavori relativa alle strutture depositata presso dell’Ufficio del Genio
Civile di Siena;
Come ho potuto riscontrare, almeno per i plessi scolastici, del primo certificato ( C.P.I ) ne sono sprovvisti.
Considerato che viene a mancare una delle certificazioni elencate, che sottolineo, sono obbligatorie, l’edificio non può considerarsi agibile.
La mancanza, che può sembrare un mero formalismo, nasconde invece questioni sostanziali:
la pericolosità dell’edificio per gli abitanti.
E la cosa non è da poco, vista la destinazione d’uso.
Come è potuta accadere una leggerezza cosi, visto che è obbligatorio produrre il certificato al momento della fine lavori, e se così fosse, chi ha autorizzato l’agibilità degli stessi, visto che il regolamento edilizio non lo contempla?
Visto l’inadempienza da parte del Comune su queste norme elementari, chiedo altresì che mi siano prodotte anche tutte le altre certificazioni sopracitate e la documentazione ai

sensi dell’OPCM n. 3274/2003 in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio e di normative tecniche per le costruzioni in zone sismiche, dove al comma 3, è riportata l’obbligatorietà della verifica a cura dei rispettivi proprietari, in questo caso il comune, degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo per le finalità di protezione civile.

Le verifiche, riporta il comma, dovranno essere effettuate entro cinque anni dalla pubblicazione nella gazzetta ufficiale dell’OPCM n. 3274/2003, avvenuta l’otto maggio 2003, e riguardano in via prioritaria edifici e opere ubicate nelle zone 1 e 2, secondo quanto definito sopra, quindi nel caso specifico del Comune di Monteriggioni, in cui la classificazione sismica è la 2 (occorre infatti prendere in esame la classificazione operata dalla medesima norma istituente l’obbligo, ovverosia l’ OPCM n. 3274/2003, senza entrare al momento nel merito dell’artificioso declassamento operato dalla Regione Toscana), dette verifiche obbligatorie devono essere già state redatte e messe agli atti, in quanto la scadenza ultima era l’otto maggio del 2008.

Se le certificazioni sopra elencate non fossero state prodotte, come presumo, per qualsiasi rischio di incolumità delle persone all’interno dei plessi scolastici e per qualsiasi evento che si possa verificare agli stessi, declino ogni responsabilità al Sindaco, che rimane il responsabile ultimo come rappresentante dell’ente, in quanto gli immobili risulterebbero privi dei requisiti d’agibilità, secondo quanto stabilito del regolamento edilizio.
E’una mancanza di responsabilità nei confronti di tutti i cittadini, genitori, operatori e non ultimo i bambini, che si trovano all’interno delle strutture pubbliche, senza le certificazioni necessarie, e a mio avviso, ascrivibile quantomeno ad episodio di cattiva amministrazione laddove l’atto amministrativo sia un provvedimento dovuto in tutte le zone sismiche, visto che le scuole sono classificate come “edifici di interesse strategico”, quindi gli stessi, devono essere sottoposti ad attenzioni particolari come richiesto dalle leggi vigenti in materia, sia antisismica sia di protezione civile.

Ebbene, le risposte sono state al quanto singolari, mi spiego meglio, di solito a questo tipo di domande precise, corrispondono risposte secche, altrettanto precise, anche perché sulla qualità della vita e sulla sicurezza dei cittadini l’amministrazione comunale può entrarci in merito.
Alla mia prima domanda mi è stato risposto che le foto pubblicate sul mio blog, [post consumo del territorio] non corrispondono tutte a nuovi insediamenti ( prometto che aggiornerò le foto dei nuovi insediamenti, perché ce ne sono… ) e comunque, quei volumi costruiti, sono volumi di edifici esistenti e recuperati, anche se al posto dell’edificio esistente ( in questo caso la vecchia discoteca “Tendenza” ) ci sono stati fatti 48 appartenenti, e la discoteca é stata spostata in pian del Casone, quindi non è stato recuperato niente, semmai è stata fatta un’operazione di riqualificazione, non di riduzione, per l'altra foto del “Borgo Fornacelle” trattasi di un nuovo insediamento, ma a sentire loro quell’insediamento è stato ridotto della metà dei volumi del progetto che era previsto, se sapete dov'è, passateci, più che un borgo è diventato un paese!!, figurarsi come era il progetto iniziale!!
Poi come piace ripete all’assessore, ci s'era anche noi di rifondazione in maggioranza, quando è stato approvato, quindi non devono spiegazioni a nessuno, anche se voglio capire che peso potesse avere un assessore, per di più all'istruzione, su 6 in totale, comunque fa piacere sapere che l'assessore segue con interesse il mio blog.
Seguisse con la stessa attenzione la mia interpellanza capirebbe che è andato fuori tema, infatti le mie domande, come riportato sopra e come riporto nuovamente per diritto di cronaca erano le seguenti:
1) sapere il patrimonio edilizio costruito, per capire l’incremento delle superfici edificate nel territorio negli ultimi 10 anni
2) se sono a conoscenza delle unità abitative invendute, possibilmente divise tra commerciale, industriale e residenziale e non ultimo se ci sono reali necessità di destinare nuove aree per l’edilizia in genere, ecco mi sembra che le mie domande siano rimaste inevase, praticamente cosa è successo, si sposta l’attenzione su altre cose per non rispondere.
Per il secondo quesito sono rimasto veramente sconcertato dalla risposta dell’assessore ai lavori pubblici, tanto da non sapere se fosse una battuta inopportuna, oppure se fosse il caso di fare un esposto in procura!!
La domanda era chiara, ci sono i certificati prevenzione incendio, che ripeto, sono obbligatori per gli edifici pubblici, per dichiararsi “agibili” o no?
(Per edifici pubblici, nel nostro territorio, intendo principalmente le scuole).
La risposta è stata la seguente:
E’ difficile avere questi certificati in regola, in quanto sono di difficile produzione e nelle scuole i lavori si susseguono continuamente, quindi va aggiunta sempre nuova documentazioni da inoltrare ai vigili del fuoco, i quali una volta acquisita e verificata che sia in regola, eseguono un sopralluogo, che completa l’iter per il rilascio del certificato.
Se ho ben capito, siccome questo certificato è di difficile produzione si elimina il problema alla fonte, cioè non se ne fa di niente? non mi sembra un ragionamento che fila visto che il C.P.I manca a tutte e cinque le scuole ( 2 materne, 2 elementari e per la scuola media ) il problema è che il comune, come scritto nel regolamento edilizio, lo richiede obbligatoriamente per tutte le nuove unità abitative perché senza non possono dichiararsi agibili, allora le scuole come devono essere classificate? Ve lo dico io, le scuole sono, non soltanto edifici pubblici frequentatissimi, ma sono edifici pubblici di interesse strategico, quindi di vitale importanza in materia di sicurezza!!!
L’assessore come ha risposto? Ovviamente partendo di contropiede, tacciandomi come non rispettoso di questa amministrazione in quanto ho scritto nell’interpellanza che un episodio tale ( di presunzione prima, e di certezza adesso ) può essere ascrivibile quantomeno ad episodio di cattiva amministrazione laddove l’atto amministrativo sia un provvedimento dovuto in quanto obbligatorio per legge.
Poi si è preso tempo per constatare la veridicità delle mie preoccupazioni nelle sedi opportune, tra uffici competenti.
Queste è stata la risposta, di conseguenza anch’io verificherò che questi certificati vengano prodotti al più presto possibile per la sicurezza di chi frequenta le scuole, gli insegnanti, i genitori e l’alunni tutti.

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