Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia

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venerdì 25 dicembre 2009

Buon Natale lavoro, speriamo di ritrovarti nel 2010!!



Visto che è Natale voglio inserire una buona notizia ( si fa per dire ) sul lavoro. Il Sole 24 Ore -22 dicembre 2009 ha pubblicato questa notizia:
il Gruppo Marzotto ha costituito una joint venture con l'azienda tessile Pettinatura di Verrone (Gruppo Schneider) e Simest, per la realizzazione di un impianto produttivo di pettinatura e carbonizzo della lana a Sadat City,
in Egitto, tra Il Cairo e il porto di Alessandria.
Il valore complessivo dell'investimento supera i 15 milioni di euro, mentre quello delle merci lavorate è stimato a circa 50 milioni di euro.
La composizione della società creata e denominata Mediterranean Wool Industrie (MWI) è la seguente: Pettinature Verrone (Gruppo Schneider) al 35%, Marzotto 30%, Progetto Lana (sempre Gruppo Schneider) al 10%.
LA MWI partecipa anche il finanziatore pubblico Simest con il 10%
Grazie a questa operazione finanziaria, importanti aziende tessili italiane dislocate nelle zone di BIELLA, VICENZA E, PER LA TOSCANA, PRATO, localizzano una parte consistente delle loro produzioni all’estero,investendo milioni di euro, mentre in Italia chiudono gli stabilimenti e mettono in cassa integrazione e in mobilità i lavoratori, per rincorrere il più basso costo del lavoro, come dichiara lo stesso presidente del gruppo Schneider allo stesso giornale su citato. Che ha scelto l’area egiziana perché è una Free Trade Zone, cioè una zona franca nella quale si entra con prodotti gravati da dazi ridotti.
Resta il fatto che queste aziende si spostano in Africa per una produzione di lana che servirà tutta l’area del Mediterraneo, cioè Europa, Medio Oriente e Asia.
Le conseguenze sono che ci sarà sempre meno impresa in Italia e sempre meno posti di lavoro per aziende che non esitano a cercare il più basso costo del lavoro a prescindere dalle conseguenze sociali che nelle regioni italiane si producono per questa dissennata politica di delocalizzazione produttiva.
Per il settore Pubblico, inerte rispetto alle gravi conseguenze della crisi economico-produttiva, si prevedono dunque solo i costi degli ammortizzatori sociali. E anche la beffa di aver distribuito aiuti economici destinati alle imprese che hanno poi delocalizzato, perdendo in tal modo aziende e denaro pubblico.
E’ un esempio eclatante contro il quale si è mossa la LEGGE REGIONALE SUL LAVORO che il GRUPPO CONSILIARE DEL PRC ha presentato di recente in Consiglio Regionale, sulla quale si raccolgono firme e adesioni in tutti i luoghi di lavoro della Toscana.
Questo è un piccolo contributo di un piccolo partito, che c'è e sta dalla parte dei lavoratori!!!

Buon Natale 2009

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