Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia

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venerdì 2 dicembre 2011

Le falde acquifere di Pian del Lago e l'inquinamento da pollina .


Sul Corriere di Siena il primo dicembre è uscito un articolo su Pian del Lago.

C'era tutto il rammarico dei cittadini, perchè la zona, demaniale, da sempre patrimonio di tutti, “area verde e punto di riferimento per chi voleva trascorrere una giornata all'aria aperta”, è stata data in concessione e messa a coltivazione, facendo scomparire un pezzo di storia del nostro territorio.

Toni rassicuranti sull’articolo del 2 dicembre, da parte del sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini, che tranquillizza i cittadini, perchè un'altra zona sarà destinata alle scampagnate, con tanto di sentieri staccionate e fontanelli dell'acqua potabile per essere fruibile da tutti, perché come si evince, la parte interessata verrà concimata per la coltivazione dell'avena e non potrà più essere a disposizione di tutti.

Gianni Polato consigliere comunale di rifondazione comunista di Monteriggioni interviene sulla discussione che da alcuni giorni tiene banco sul Corriere di Siena per Pian del Lago precisando alcune cose, informazioni e punti di vista che non sono stati nemmeno sfiorati, provando a guardare i fatti da un altro punto di vista, cercando di portare un contributo alla discussione che sicuramente i cittadini apprezzeranno.

Non è certo la messa a coltivazione di un terreno che ci può spaventare, semmai è capire chi coltiva cosa, e sopratutto cosa viene usato come fertilizzante, perchè lo scorso 11 Agosto al Comune di Monteriggioni è arrivato una richiesta di autorizzazione, da parte dell'agricola Papa Andrea, di Desenzano sul Garda ( Brescia ), all'utilizzazione agronomica di effluenti di allevamento (pollina palabile) per 286 mc, pari a 128 tonnellate di concime da spandere nel nostro territorio, proveniente dall'allevamento di galline ovaiole , da parte della Azienda Benedetti Ivan e Mauro, con sede legale in Comune di Travagliato (Brescia) e ubicazione dell'allevamento in comune di Corzano (Brescia) Cascina Bissi.

Non solo il Pian del Lago è “patrimonio di tutti per le scampagnate”, ma patrimonio di tutti per le risorse fondamentali che si trovano nel sottosuolo, le falde acquifere che riforniscono il deposito di San Dalmazio che serve gli abitati di Tognazza, Fornacelle, San Martino, Uopini e non ultimo Badesse, con una densità abitativa di circa 3000 persone.


Non vorrei che la zona interessata dalla messa a coltivazione coincidesse con la richiesta di spandimento di pollina da parte di Papa Andrea, una richiesta che ci deve far riflettere.

Perché l’azienda agricola di Brescia cerca dei terreni agricoli demaniali in affitto, e non terreni privati da lavorare in conto terzi, come si usa in molte situazioni?Perché la scelta è ricaduta sulla regione Toscana e non sulla regione Lombardia, dove risiedono le due aziende, con costi minori?

Perché contemporaneamente alla richiesta di spandimento della pollina da parte dell’azienda agricola Papa Andrea al Comune di Monteriggioni è stata fatta richiesta anche al Comune di Sovicille, sempre in terreni demaniali, e anche lì in prossimità di acquiferi fondamentali come il “Luco” che rifornisce Siena!

Forse spandere la pollina altrove è una soluzione ai problemi di inquinamento da allevamenti intensivi di galline ovaiole che la regione Lombardia si trova ad affrontare oggi, con terreni saturi di azoto, nitrati e antibiotici, con pozzi inquinati e costi di bonifica enormi e non semplicissimi.

Forse lo stoccaggio e lo smaltimento della pollina hanno costi sicuramente maggiori e usarlo, come del resto è stato fatto sino ad oggi, come semplice concime è molto più facile e meno oneroso, la differenza di oggi è che conosciamo le conseguenze sull'uso massiccio della pollina come concime per la facilità di contaminazione del terreno e di conseguenza il passaggio nelle falde acquifere.

Anche il PTC provinciale pone severe limitazioni sugli spandimenti di fanghi e concimi nulle zone di sensibilità 1 come sono gli acquiferi.

Non possiamo accontentarci di risposte elusive sulla nostra salute, è un prezzo troppo alto che non possiamo permetterci, tanto che il gruppo consiliare di Monteriggioni ha preparato un'interrogazione che pone queste domande e l'amministrazione dovrà dare risposte esaustive sulle problematiche sollevate.

Gruppo consiliare comunista di Monteriggioni.




1 commento:

  1. Sono pienamente daccordo con le preoccupazioni espresse e con la necessità che occorre fare chiarezza su questo tipo di letami e che le risposte evasive lasciano dubbi ed interrogativi delicati per la salute dei cittadini.
    Aspettiamo la risposta all'interrogazione ed i provvedimenti che l'Amministrazione competente vorrà prendere. Antonio Falcone

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